Proverbi Veneti - Tuborg

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Proverbi Veneti
Buona lettura... ♥
Il proverbio viene definito spesso come la saggezza dei vecchi ed è senz’altro una saggezza che merita di essere tramandata ai giovani. A chi non è capitato di citarne qualcuno a conclusione di un discorso tanto per sottolineare quello che si è appena detto? Molti proverbi sono andati persi nel tempo e qui voglio continuare a tenerli in vita.
~ MODI di DIRE ~
Proverbi Veneti


  ✔   Amor de fradelo, amor da cortelo.
         -(Amore di fratello è amore "da coltello".)-


  ✔   Amor novo va e vien, amor veccio se mantien.
         -(L'amore nuovo va viene mentre quello vecchio rimane.)-


  ✔   Bei in fasse, brutti in strazze.
         -(Belli appena nati, brutti da grandi.)-


  ✔   Chi magna puina, poco camina.
         -(Chi mangia ricotta, avrà poca forza.)-


  ✔   Chi vive sperando, more cagando.
         -(Chi vive nella speranza muore negli stenti.)-


  ✔   Do done e un'oca fa un marcà.
         -(Due donne e un'oca fanno un mercato "rumore".)-


  ✔   Dona, dano, malano tuto el tempo de l'ano.
         -(Donna, danno, malanno per tutta la durata dell'anno.)-


  ✔   El cuor de le done xe fato a melon.
         -(Il cuore delle donne è fatto a spicchi come un melone.)-


  ✔   Far e desfar xe tuto on laorar.
         -(Fare e disfare è tutto un lavorare.)-


  ✔   L'amor de carneval mor in quaresema.
         -(L'amore nato a carnevale finisce alla quaresima.)-


  ✔   La dona ga più caprici che rici.
         -(La donna ha più capricci che ricci.)-


  ✔   La dona savia no ga né occi, né reccie.
         -(La donna saggia no ha né occhi né orecchie.)-


  ✔   Lagrime di donna, fontana di malizia.
         -(Lacrime di donna, fontana di malizia.)-


  ✔   Le done no le ga altra arma che la lengua.
         -(Le donne non hanno altra arma che la lingua.)-


  ✔   Megio fruar scarpe che nizioi.
         -(Meglio logarare le scarpe che le lenzuola.)-


  ✔   Per conosser furbo, ghe vol un furbo e mezo.
         -(Per fregare un furbo ci vuole un furbo e mezzo.)-


  ✔   Per done, cani e aqua, i omeni se mazza.
         -(Per donne, cani e acqua gli uomini si ammazzano.)-


  ✔   Spizza ae bae, temporae.
         -(Se ti prudono i testicoli, vuol dire che sta arrivando il temporale.)-


  ✔   Spizza ae tete, nuovoette.
         -(Se ti prude il seno, vuol dire che si sta facendo nuvoloso.)-


  ✔   Sasso trato e parola dita no torna più indrìo.
         -(Sasso lanciato e parola detta non tornano indietro.)-


  ✔   Tosse, amor e panzeta, no le se sconde in qualunque sito che se le meta.
         -(Tosse, amore e pancia non si possono nascondere in nessun posto.)-


  ✔   Una volta core el can e l'altra el lievro.
         -(Una volta corre il cane e una volta la lepre.)-


  ✔   Co l'aqua toca al culo, s'impara a nuar.
         -(Quando l'acqua tocca il sedere, si impara a nuotare.)-


  ✔   Dona se lagna, dona se dol, dona se amala, quando la vol.
         -(La donna si lagna, si duole e si ammala quando le pare.)-


  ✔   La lengua de le done la xe come la forbese, o la tagia o la ponze.
         -(La lingua delle donne è come una forbice, o taglia, o punge.)-


  ✔   Lagrime di donna, fontana di malizia.
         -(Lacrime di donna, fontana di malizia.)-


  ✔   Le done ghe ne sa una carta più del diavolo.
         -(Le donne ne sanno una più del diavolo.)-


  ✔   Megio el tacon, che sbregon.
         -(Meglio il rattoppo che la rottura.)-


  ✔   Ne l'andar zo ogni santo agiuta.
         -(Quando si va giu' per la china ogni Santo puo' aiutare.)-


  ✔   Pecato confessà, l'è mezzo perdonà.
         -(Peccato confessato, mezzo perdonato.)-


  ✔   Rosso de sera bon tenpo se spera; bianco de matina, bon tempo se incammina.
         -(Rosso di sera, bel tempo si spera; bianco di mattina, bel tempo si avvicina.)-


  ✔   Se la dona la vuol, tuto la puol.
         -(Se la donna vuole, può tutto.)-


  ✔   A chi nasse sfortunai, ghe piove sul cul a star sentai.
         -(A quelli che nascono sfortunati, gli "piove sul sedere" perfino se stanno seduti.)-


  ✔   Co 'l cavelo tira el bianchin, lassa la dona e tiente al vin.
         -(Quando i capelli cominciano a imbiancare, lascia la donna e aggrappati al vino.)-


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I testi sono di proprietà dei rispettivi autori che ringrazio per l'opportunità che mi danno far conoscere gratuitamente a studenti ed agli utenti del web i loro testi per solo finalità illustrative didattiche.
Il Veneto è una regione italiana a statuto ordinario di 4 907 159 abitanti situata nella parte orientale del Norditalia; capitale storica e capoluogo amministrativo è la città di Venezia. È al quinto posto per popolazione, dopo Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. Confina a nord con l'Austria, a nord-ovest con il Trentino-Alto Adige, a sud con l'Emilia-Romagna, a sud-ovest con la Lombardia, a est con il Friuli-Venezia Giulia e a sud-est con il mare Adriatico.
Nella Regione sono parlate, oltre all'italiano e al veneto, almeno altre cinque lingue: il cimbro, il ladino, il friulano e il tedesco.
In Veneto è racchiusa la bellezza in tutte le sue molteplici forme (arte, mare, montagna, terme, laghi e parchi).
Le province sono: Venezia (capoluogo), Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza.
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